Digital Native Brands: Come estrarre valore dal Cloud con Google
Le aziende native digitali, o digital native vertical brands (DNB), sono realtà nate e cresciute online. Con un modello di business direct to consumer, esse hanno una forte identità digitale orientata all’applicazione di tecnologie all’avanguardia per mantenere il controllo end-to-end. Tecnologie a colori come quella di Google Cloud, che le affianca nella corsa per stare al passo con le richieste di mercato e con le esigenze di innovazione. La migrazione delle aziende verso il cloud è ormai una realtà di fatto, ed è un fenomeno che crescerà sempre di più negli anni a venire. Questo ovviamente vale per le aziende tradizionali, ma per le digital native il cloud da solo non è più un elemento di differenziazione. La competitività delle aziende native digitali dipende piuttosto dalla capacità di estrarre valore dal cloud, in termini di velocità e qualità di innovazione. Cosa significa sfruttare appieno le potenzialità del Cloud? Per essere in grado di arrivare velocemente sul mercato e di disegnare un workflow agile, è necessario creare una infrastruttura robusta e cost-efficient. Allo stesso tempo, quest’ultima deve essere flessibile e capace di evolversi ed incorporare nuove tecnologie e soluzioni in maniera semplice ed efficace. Il Cloud è diventato un imperativo di business in ottica di competitività di mercato. Ma il tuo brand digital native sta davvero sfruttando appieno il potenziale della sua infrastruttura cloud? Google supporta le aziende nell’integrazione di tecnologie innovative che possano portare un decisivo vantaggio competitivo in termini di: Come abbiamo visto, qualità e velocità di presenza sul mercato sono ciò che permette alle aziende native digitali (e non solo) di ottenere un vantaggio competitivo sulla concorrenza. La difficoltà spesso risiede nell’allocamento delle risorse e nel workload management. Infatti, è frequente che i team sono occupati nella risoluzione dei problemi piuttosto che nella creazione e ottimizzazione di prodotto. L’infrastruttura Cloud di Google va incontro all’esigenza delle digital natives di concentrarsi sul loro core business piuttosto che sulla continua risoluzione di problemi. Grazie agli strumenti pensati per la containerizzazione e i microservizi, gli sforzi dedicati alla manutenzione possono essere facilmente convertiti allo sviluppo di prodotto, dimezzando i costi complessivi. Il business model del cloud è per definizione “elastico” e on demand, ma Google Cloud adotta un approccio open e trasparente anche nel modello di pricing, massimizzando ulteriormente la capacità di eccellenza operativa. Le aziende native digitali hanno a disposizione un’incredibile mole di dati, diffusi capillarmente in tool SaaS e applicazioni differenti. Man mano che le aziende raccolgono sempre più dati, la democratizzazione dell’accesso alle informazioni diventa cruciale. Ciò si traduce nell‘integrazione dei dati all’interno di flussi di lavoro operativi, con l’obiettivo di sviluppare prodotti migliori e di aumentare la soddisfazione dei clienti. Ma non solo. Un sistema cloud altamente innovativo come quello di Google consente alle digital natives di basare le proprie decisioni su insight predittivi di alta qualità. Google è infatti una delle aziende che più sta investendo in Intelligenza Artificiale e Machine Learning. Il ML è diventato il paradigma centrale con cui vengono realizzati tutti i prodotti: pensate a Google Photos, ai suggerimenti di Ricerca di Google Ads, e alle Smart Reply di Gmail. La vision è quella di democratizzare l’AI, rendendo accessibili ai DNB le stesse soluzioni che Google utilizza tutti i giorni per il proprio business. Google Cloud assicura alle native digitale un’infrastruttura che permetta loro di sfruttare appieno tutti i benefici di scalabilità, portabilità ed efficienza. Infatti, le aziende digital native che fondano il loro business sul Cloud di Google hanno innumerevoli possibilità di collaborazione con un intero ecosistema di partner, grazie agli stimoli e alle soluzioni open-source, multi-cloud e cloud ibride. Questa apertura tecnologica consente ai DNB di utilizzare dati ed eseguire applicativi su diverse tecnologie e, in questo modo, di favorire un’innovazione continua. La verità è che non c’è un approccio standard e uguale per tutti verso la modernizzazione della propria infrastruttura Cloud. Si può approcciare il problema da molteplici punti di ingresso, ma sicuramente non fermarsi al puro e semplice di “lift & Shift” e avere una strategia di lungo periodo è un primo, fondamentale, passo. Sicuramente, avendo un business model che si basa sul rapporto diretto con il consumatore e sull’offrire la migliore UX possibile, una strategia cloud vincente per le digital natives include l’integrazione di diverse fonti di dati grazie a Firebase, Big Query e Looker. Ma anche l‘interazione e l’utilizzo della Recommendation AI che impiega le più recenti architetture di Machine Learning di Google per guidare l’utente in tutta l’esperienza d’acquisto. Adattandosi in tempo reale alla journey digitale, alle fluttuazioni di variabili come assortimento e offerte speciali, Recommendation AI permette di: Da sempre Google Cloud investe nelle digital natives, sia corporate/enterprise sia start-up, come nel caso del Google for Startups Program. Huware -primo Premier Partner Google Cloud in Italia- è felice di accompagnare Google in questo progetto, per questo ci offriamo come Investor per tutte le startup interessate a generare valore dal Cloud. Per accelerare l’innovazione e potenziare la competitività del tuo Digital Native Brand, hai bisogno di una strategia Data&Cloud personalizzata. Huware, boutique di consulenza d’innovazione tecnologica, è a tua disposizione per valutare i tuoi business need e accompagnarti in un’innovazione Data&Cloud veloce, smart e cost-effective.La rivoluzione Open Cloud
I vantaggi del Cloud per i Digital Native Brands
Eccellenza operativa
Capacità predittiva
Innovazione continua
Come adottare una strategia Cloud per Digital Native Brands