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Casa Huware: Cosa fanno le api in inverno?

Chi ci segue lo sa: dal 2022 Casa Huware ospita l’apiario Bee-Hu.

Un progetto di cui noi Huroes andiamo molto fieri perché racconta di noi e del nostro impegno verso un’innovazione sostenibile.

Ma soprattutto perché le api sono un ecosistema molto simile a quello di Huware, e come esse -solo apparentemente silenti in inverno- anche noi ci stiamo preparando alla “primavera” con tanti nuovi progetti, eventi e iniziative.

L’importanza delle api: l’apiario Bee-Hu

Le api, si sa, hanno un ruolo fondamentale per la sostenibilità e l’ambiente poiché sono importanti impollinatori.

Circa il 75% delle colture alimentari mondiali dipendono, in parte o totalmente, dall’impollinazione degli insetti, comprese le api. Biodiversità, dieta umana, equilibrio ecologico sono strettamente collegati all’operosità delle api.

La salvaguardia della salute delle api è quindi cruciale per la sostenibilità del nostro pianeta. Eppure esse sono a rischio, e la perdita di api e di altri impollinatori sta causando un preoccupante declino naturale.

Ecco perché ospitiamo circa 70.000 api nel nostro Casale nelle Marche. Un progetto che stiamo portando avanti con grande entusiasmo, e che prosegue anche ora, nei mesi più freddi dell’anno.

Cosa fanno le api d’inverno?

In primavera, le api si preparano per la produzione di miele.

La regina inizia a deporre uova, la colonia si espande e le api raccolgono nettare e polline per alimentare la colonia e preparare il miele. Tutto è in fermento e le api raggiungono la loro massima produttività.

Ma cosa fanno le api d’inverno?

Questo è stato il primo inverno per l’apiario Bee-Hu, e abbiamo potuto vedere da vicino cosa fanno le api nei mesi più freddi dell’anno.

Durante l’inverno, le api si raggruppano per conservare il calore nell’alveare. Si nutrono del miele immagazzinato per produrre calore e mantenere la temperatura della colonia. La regina smette di deporre uova e la colonia rallenta le sue attività.

Tutto rallenta, senza mai fermarsi, e l’obiettivo primario dell’alveare è quello di preservare e proteggere la Regina, nutrendola e tenendo lontane eventuali minacce interne, come malattie o parassiti.

Ma a volte questo non basta, ecco perché abbiamo supervisionato l’alveare per fornire alle api tutto ciò di cui avevano bisogno per affrontare l’inverno.

Come proteggere le api nei mesi più freddi

Anche se la nostra base operativa è Milano, il nostro Casale nelle Marche rimane luogo di smart working e ritrovo, ed è sempre animato.

Da quando ci sono le nostre api, abbiamo stretto un legame ancora più forte con il territorio e le comunità locali per salvaguardare l’apiario Bee-Hu ed espandere il progetto di sostenibilità a Casa Huware.

Nello specifico, ci siamo assicurati che:

  1. Le api avessero a disposizione sufficiente miele immagazzinato per nutrire la colonia durante l’inverno;
  2. L’apiario fosse isolato e protetto dal freddo e dalle correnti d’aria;
  3. Parassiti e acari come la Varroa non minacciassero la colonia;
  4. Le api non fossero sollecitate da cause esterne. Esse sono molto sensibili ai disturbi durante l’inverno, compresa un’eccessiva manipolazione dell’arnia.

Questi sono solo alcuni degli step che abbiamo seguito per preparare le api all’inverno e proteggere in vista della primavera, che siamo sicuri ci stupirà.

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BeHunique – Unicità in stile Huware

Come ogni anno, Casa Huware ha chiamato a raccolta tutti gli Huroes per un weekend di divertimento e team building.

All’insegna dell’unicità e della condivisione, le attività svolte hanno rafforzato la nostra identità collettiva.

E il risultato è stato davvero…unico.

 

Huware: una storia all’insegna dell’unicità

 

Nell’ultimo anno, Huware ha visto crescere significativamente il numero dei propri Huroes, insieme a quello dei propri clienti, progetti e partner di innovazione.

Abbiamo perciò deciso di riunirci a Casa Huware, all’insegna del BeHunique, l’essere unici.

In questi due giorni trascorsi insieme abbiamo lavorato sulla value proposition di Huware, insieme ai tanti nuovi volti arrivati durante l’ultimo anno.

Un momento importante, di festeggiamenti e di preparazione ai tanti nuovi traguardi che taglieremo nei prossimi mesi. Uno sguardo al futuro, celebrando le radici di Huware:

“Quando abbiamo fondato Huware, l’abbiamo fatto basandoci su dei valori fondamentali che ora più che mai sono diventati dei veri pillar.

Volevamo lavorare con persone curiose, smart e appassionate, che veramente volessero aiutare aziende ed organizzazioni ad usare la tecnologia per cambiare ed evolversi.

Siamo orgogliosi di affermare di aver mantenuto questa promessa.”

Andrea Servili CEO Huware

Andrea Servili

Partner & Founder @Huware

Ripercorrendo i primi passi nella storia di Huware, si è reso evidente come siano proprio i nostri Huroes e i nostri valori chiave a renderci unici e a permetterci di attualizzare la mission di Huware, l’Innovation through People.

Trasparenza, responsabilità, concretezza, fiducia, inclusione. Ma anche coerenza, solidarietà, collaborazione, curiosità e affidabilità. È di questo che siamo fatti, ed è su questi valori che siamo riusciti a creare il nostro DNA, lo humanware.

L’unicità è stata dunque il filo rosso di questa edizione, e ad essa abbiamo dato una forma in puro stile Huware.

BeHunique: Unicità che si rinnova

 

Huware Società Benefit è una boutique di consulenza d’innovazione tecnologica che supporta le aziende nel loro percorso di trasformazione.

Il nostro stesso nome, Huware, è piena espressione di ciò in cui crediamo: l’adozione tecnologica per mezzo delle persone. Lo facciamo grazie alle principali tecnologie abilitanti, che a noi piace chiamare “tecnologie a colori“.

Ma, soprattutto, lo facciamo grazie ai nostri Huroes.

Ognuno di noi è speciale, ma è insieme che arriviamo a essere unici.

Non sono solo le diversità di ognuno, ma soprattutto i nostri valori e gli obiettivi in comune a rappresentare la nostra unicità:

“È speciale trovarsi ogni anno tutti insieme e rafforzare la nostra unicità.

L’unicità per Huware è la destinazione del viaggio: BeHunique non è uno slogan ma la sostanza che consente a ogni cliente di apprezzare il nostro supporto.

Essere unici per Huware significa lavorare con passione, dedizione e professionalità per superare le aspettative dei nostri clienti, e anche quelle personali.”

Matteo Fenaroli

Matteo Fenaroli

Partner & Founder @Huware

Di fatto, in Huware ogni Huro è portatore di una nuova cultura prima ancora che di un nuovo modello di business.

Valori e mission, assieme, compongono la nostra unicità e la mettono al servizio delle persone per aiutarle nel processo di adoption tecnologica.

Nei prossimi mesi cambieranno molte cose, e a brevissimo inaugureremo Medardo, il nostro ufficio nell’innovativo quartiere Isola di Milano. Uno spazio di 600 mq che ci permetterà di aprire le porte a tutte le aziende -ma non solo- che ci sceglieranno per affiancarle durante il loro percorso di trasformazione digitale.

Una casa anche a Milano, un’ulteriore concretizzazione del BeHunique.

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Slow working a Casa Huware: l’apiario Bee-Hu

Casa Huware è nata dall’esigenza di tutti gli Huroes di creare un luogo dove l’innovazione potesse prendere vita.

Un punto di incontro nelle Marche (MC), tra nord e sud Italia,  facilmente raggiungibile da Huroes, clienti e fornitori per mettere in pratica i principi di responsabilizzazione, socialità, collaborazione, inclusione, innovazione e sostenibilità.

In questi mesi molte cose sono cambiate, e Casa Huware è cresciuta assieme alle nostre persone e ai nostri obiettivi.

Scopriamo come.

 

Cosa significa slow working

 

Slow working letteralmente significa “lavorare lentamente”, ma in italiano la resa migliore è quella di “lavoro lento” inteso come mindset rilassato e consapevole.

L’obiettivo è sicuramente quello di dare più valore alle persone, ascoltando le loro esigenze.

Ma lo slow working apporta benefici anche alle performance generali, perché in grado di ridurre lo stress e aumentare la motivazione.

Dopotutto, chi l’ha detto che lavorare senza sosta, tutti i giorni tutto il giorno, sia più produttivo?

Lo slow working, infatti, risponde all’esigenza di un diverso ritmo di lavoro, oggi scandito dalle nuove tecnologie e dalla digitalizzazione che ci rendono sempre available e connected.

 

Il tempo a Casa Huware

 

In questi mesi, Casa Huware è stata moltissime cose: luogo di nuovi incontri, di eventi, di festival aziendali, di smart working, di vacanza e tempo libero.

Ci siamo chiesti come sia possibile che essa si presti così bene a così tante attività diverse. La risposta risiede proprio nello slow working: Casa Huware ci ha allenati a dare valore a quello che facciamo, con positività e voglia di condividere.

Casa Huware

Indipendentemente dal perché ci troviamo a Casa Huware, quando siamo immersi nelle colline marchigiane riusciamo a ricaricarci e a vedere il lavoro -ma non solo- sotto una prospettiva diversa, attualizzando lo “Huware Lifestyle” e il 10X.

Con il passare del tempo però, Casa Huware è entrata sempre di più a far parte del nostro lavoro e del nostro modo di pensare, spingendoci a cercare sinergie tra valori e idee che potessimo condividere e portare nei nostri uffici di Milano o nelle nostre postazioni di remote work.

In altre parole, abbiamo voluto estendere il tempo a Casa Huware.

 

I progetti e la vision

 

Con la nomina a Società Benefit, Huware ha rinnovato il proprio impegno in tema di responsabilità ambientale e sociale.

Allo stesso modo, abbiamo sentito sempre di più l’esigenza di condividere i nostri valori e di aprire le porte di Casa Huware con nuovi progetti e attività.

 

Bee-Hu, l’apiario di Casa Huware

 

Il primo dei progetti di Casa Huware per questo 2022 è sicuramente l’apiario Bee-Hu.

Con l’aggiunta di circa 70.000 api, l’apiario di Casa Huware vuole contrastare il declino degli impollinatori e diffondere i valori di circolarità, territorialità, sostenibilità ma anche di collaborazione, impegno e cura che caratterizzano il progetto Bee-Hu.

Le api, infatti, giocano un importante ruolo per l’uomo e l’ambiente: si stima che, a livello globale, la produttività dell’87% delle principali varietà di piante coltivate a scopo alimentare e il 35% della produzione complessiva di cibo dipendano dalla loro attività.

Ma le api forniscono anche preziosi prodotti direttamente dall’alveare, quali miele, polline, propoli, cera, pappa reale e molto altro ancora.

Ospitando due arnie a Casa Huware, l’obiettivo è quello di:

  • Salvaguardare una specie a rischio e preservare l’ambiente
  • Offrire esperienze in apiario, a contatto con la natura, per incentivare lo slow working
  • Creare prodotti da condividere con team, clienti e partner per sensibilizzare e diffondere i valori Huware

Abbiamo già realizzato il Polline Bee-Hu, in collaborazione con Agribau Società Agricola, e a settembre confezioneremo anche il nostro miele. Un progetto lento, scandito dai ritmi della natura, ma che Huware vuole espandere sempre di più, investendo in sostenibilità.

 

Tutti per uno, uno per tutti

 

Quella delle api è una società perfettamente funzionante. Un vero e proprio super-organismo che lavora all’unisono.

Ogni azione all’interno dell’alveare ha uno scopo ben preciso, così come i compiti stessi delle api.

Durante il corso della sua breve vita -circa 30 giorni- un’ape operaia, a seconda della sua maturità, svolge mansioni diverse: essa nasce come ape pulitrice per poi diventare ape nutrice, ape ceraiola, ape magazziniera, ape guardiana e, infine, ape bottinatrice e/o esploratrice.

L’ape regina invece, madre di tutte le api, ha il compito di deporre uova. Affinché essa sia sempre in forze, essa viene nutrita con pappa reale per tutta la sua vita. Ecco perché è così longeva: un’ape regina, infatti, può raggiungere i 7 anni di vita.

Per essere facilmente riconosciuta, ogni ape regina viene marchiata dagli apicoltori con un colore che varia in base al suo anno di nascita. Ecco la nostra regina:

Ape Regina Huware

Con l’apiario Bee-Hu vogliamo scoprire e lasciarci ispirare dalle dinamiche delle api: collaborazione, trasparenza, orientamento al risultato e formazione continua sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano il people & change management di Huware.

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Huware diventa Società Benefit

Huware diventa Società Benefit 

 

Innovazione e persone sono i pilastri di Huware, da sempre. Come azienda, ma anche come individui, ci interroghiamo spesso sull’impatto che abbiamo e su quello che possiamo fare per migliorarci.

Abbiamo trovato una risposta, un’evoluzione naturale che ci avvicina ancora di più al nostro obiettivo di responsabilità sociale e ambientale. Ebbene sì, siamo orgogliosi di informarvi che da maggio 2022 Huware è diventata ufficialmente Società Benefit.

 

Società Benefit: cosa significa sulla carta?

 

Questo è un passo formale molto importante per chi come noi crede in una visione imprenditoriale che va oltre al mero “business”, e che abbraccia un senso di responsabilità sociale più ampio.

 

Il valore del give back è alla base del modello Huware, ed è all’origine dell’idea imprenditoriale dei fondatori. Abbiamo voluto inserire questo obiettivo all’interno dell’oggetto sociale di Huware proprio per evidenziare come sia un’attività core per l’azienda. A livello sostanziale cambierà poco,  Huware s.r.l. Società Benefit continuerà ad investire tempo e risorse per “ridare” al territorio e alla società in cui operiamo parte del valore che generiamo, per lasciare un ambiente più sostenibile e per favorire categorie meno fortunate in cerca di competenze e professionalità.

 

La società persegue dunque le seguenti finalità di beneficio comune:

  • L’impiego di nuove tecnologie per la promozione della salute e del benessere delle persone
  • L’introduzione di pratiche e modelli di innovazione sostenibile per accelerare una trasformazione economica, produttiva e culturale positiva
  • La collaborazione con organizzazioni non-profit per contribuire al loro sviluppo
  • L’integrazione nel processo produttivo di buone pratiche che rispettino i principi di risparmio ed efficienza energetica, economia circolare e utilizzo di fonti rinnovabili
  • L’orientamento concreto allo sviluppo culturale, sociale ed economico delle comunità nelle quali opera 
  • Il clima di lavoro positivo ed inclusivo tra i collaboratori tutelandone i diritti e i doveri, la sicurezza, la formazione, e la valorizzazione

Cosa significa per noi?

 

Partner Huware

Le Società Benefit, dunque, perseguono obiettivi di beneficio comune in modo responsabile, sostenibile e trasparente, e la loro gestione richiede ai manager il bilanciamento tra l’interesse dei soci e l’interesse della collettività.

 

Questo “modello di business” nasce dunque da un sentimento già condiviso all’interno di Huware, e fortemente promosso dai vertici aziendali.

Matteo Fenaroli, Partner e Founder di Huware, condivide le sue riflessioni:

 

La visione imprenditoriale di Huware comprende i valori della solidarietà, sostenibilità e inclusione; ognuno di noi ha una grossa responsabilità sociale, c’è tantissimo da fare. Nel nostro piccolo vogliamo dare il nostro contributo per migliorare questo mondo. Ognuno di noi può essere motore del cambiamento, e sono orgoglioso che Huware ospiti ragazzi fantastici uniti spontaneamente da questi valori”.

 

Ma, come spiega Andrea Servili, Partner e Founder di Huware, la visione human-centered di Huware è un valore da condividere non solo internamente, ma anche con clienti e partner:

 

Tornare alla comunità parte del valore che generiamo è nostra responsabilità come azienda, come imprenditori e come cittadini. La mission di una Società Benefit sintetizza perfettamente lo spirito con il quale Huware è nata è sta crescendo: bilanciare il profitto, la crescita e il benessere di Huware in quanto azienda con quello che riusciamo a tornare al territorio e alla comunità. Siamo entusiasti e orgogliosi di condividere questa visione sia con gli Huroes che insieme a noi quotidianamente costruiscono questo percorso sia con i nostri partner e clienti che sposano come noi questo approccio!

 

Sebbene nasca dai vertici aziendali, la necessità di chiamarsi Società Benefit è un sentimento diffuso anche tra gli Huroes, portavoce dei valori e delle best practice di Huware.

Kit degli esploratori digitali: tecnologie e strumenti per lavorare ovunque

Hybrid work, sempre più smart

Se essere in un posto sperduto, tra le colline del centro Italia, potrebbe sembrare un incubo per molti imprenditori, preoccupati delle performance sul proprio lavoro, non lo è per Huware.

In questo articolo ti spiegheremo come l’uso della tecnologia Google Cloud e i sistemi di una realtà locale come Fìdoka, ci aiutano a lavorare in piena tranquillità e sicurezza, con le perfomance di un ufficio in centro città.

Il lavoro in condivisione

L’acquisto del Casale è stata da una parte una scelta che ricalca la cultura e la filosofia aziendale, mentre dall’altra un modo per permettere a tutti i dipendenti, fornitori e clienti di poter svolgere un’ulteriore modalità agile: non soli nelle proprie case, ma insieme, immersi nel verde e con tutti gli strumenti per lavorare e divertirsi.

“Abbiamo immaginato un ambiente di ispirazione e di aggregazione che facilitasse l’incontro, la scoperta e la collaborazione.

In questi mesi si è parlato molto di smart working ma spesso lo si confonde con il lavoro da remoto. Noi abbiamo cercato di offrire alla nostra comunità un ambiente che potesse agevolare la qualità del lavoro, creatività, sostenibilità.” (Matteo Fenaroli, Founder & Partner Huware)

Il Casale non è stato concepito solo una condivisione di spazi, come succede in ufficio, ma uno scambio di esperienze, attività e scoperte. Una possibilità di unire dipendenti e clienti, in uno spazio meno formale e più rilassante del capoluogo milanese. Inoltre sarà un punto di partenza per esplorare anche il territorio marchigiano.

“Conosciamo bene quelle zone tra le Marche e l’Umbria, e sappiamo che potremo avere uno scambio di relazioni e valore tra Huroes e territorio.” 

Connessione tra realtà imprenditoriali del nord e del centro

All’arrivo al Casale, la storia di una realtà imprenditoriale come Huware, si è legata a quella di un’altra realtà imprenditoriale del centro Italia, Fìdoka.

Nata nel 2000 come negozio di informatica, ad oggi la società persegue l’obiettivo di colmare il gap nelle interconnessioni a banda larga nelle Regioni dell’Italia centrale. Attualmente Fìdoka copre il territorio della regione Marche con oltre 350 stazioni base, con focus nelle le zone più remote e meno servite dalla banda larga per una copertura del 96% del territorio marchigiano in digital divide. 

Le tecnologie e i servizi di Fìdoka sono studiate nel dettaglio per essere coerenti con la nostra mission aziendale: smantellare il digital divide. Un percorso mosso da azioni che hanno per fine ultimo quello di connettere i territori e avvicinare le persone. Insomma, il nostro focus è sulle nostre meravigliose terre e sul suo capitale umano. Il nostro è un impegno territoriale, quello di riuscire a portare la connettività di ultima generazione anche dove i mega brand non arrivano. E di farlo in totale trasparenza.” (Sara Servili, CEO di Fìdoka)

Kit degli esploratori digitali
Fìdoka

La scelta di ricorrere una società del territorio non è stata casuale. La necessità di ogni ospite del Casale, per riuscire a lavorare in questo contesto, è quella di avere una buona connessione internet e dei dispositivi come pc e smartphone. Se quest’ultimi erano stati già forniti da Huware ai propri dipendenti, per la connessione internet serviva un nuovo impianto che potesse raggiungere ogni parte del Casale.

“Abbiamo investito in tutte le tecnologie potenti e innovative che riescono a garantire connessioni veloci ed efficienti in città, come nei borghi più remoti e nelle aree bianche. Le nostre antenne di ultima generazione ed il percorso innovativo verso lo IOT ci consentono di essere competitivi, anche, se non soprattutto, grazie all’ausilio delle risorse umane che lavorano con noi e per noi. 

I professionisti che saranno al Casale lavoreranno con le stesse prestazioni di cui godrebbero nel loro ufficio nel centro di Milano: velocità sia in download che in upload, potranno fare videocall, inviare file di grandi dimensioni, e lavorare con performance eccellenti. E potranno farlo contemporaneamente da tutti gli spazi del Casale: dalla piscina, dall’uliveto o da ovunque loro desiderino godendo della bellezza e del comfort grazie ad una copertura wifi di ultima generazione. 

Le telecomunicazioni hanno bisogno di connessioni e le connessioni hanno bisogno di tecnologie innovative e performanti. Per questo, ci sentiamo in dovere di rispondere a questi bisogni con soluzioni, tecnologie e know how tali da vincere questa sfida contro il digital divide.” (Sara Servili, CEO Fìdoka)

Google Cloud

Grazie al nostro Partner, Google Cloud, come Huware non ci siamo posti il problema di essere in un luogo sperduto tra le campagne marchigiane.

La nostra azienda è tutta cloud-based: possiamo accedere agli applicativi aziendali da qualsiasi dispositivo. In particolare, la suite di collaborazione Google Workspace, ci permette di compiere poche azioni, per rispondere ai clienti, condividere documenti o modificare presentazioni. Su desktop basta aprire il broswer e su mobile serve solo fare il download di due app.

Grazie alla tecnologia Google il nostro lavoro diventa sempre più smart, permettendoci di lavorare da qualsiasi luogo d’Italia e del Casale, in tutta sicurezza.

LumApps

Con i nostri huroes in giro per l’Italia e coloro che si divideranno tra Milano e il Casale, il nostro ufficio digitale rimane l’intranet aziendale, Hu-Space, basata su piattaforma LumApps.

Questa, touchpoint fondamentale da inizio 2020, continuerà ad essere il punto di riferimento per le comunicazioni aziendali e il luogo dove festeggiare virtualmente i progressi di ogni huro.

Hybrid work con approccio human-first: Huware acquista un Casale nelle Marche

Hybrid work e filosofia Huware

Lo smart working ha cambiato profondamente l’assetto culturale di molte aziende.

Se da una parte ora a gran voce molti chiedono il ritorno in ufficio, in Huware abbiamo deciso di intraprendere un’altra soluzione, quella del lavoro ibrido, incentrata su parole chiavi come: flessibilità, responsabilizzazione e collaborazione.

Nel 2020, il 63% delle aziende italiane ha registrato un forte aumento della produttività, grazie all’introduzione della modalità di lavoro da remoto.

I vantaggi del lavoro agile sono molteplici, per aziende e dipendenti, ma non vanno dimenticati i rischi e svantaggi: un coinvolgimento minore per i nuovi assunti e la mancanza di rapporto umano e momenti quotidiani per i dipendenti.

È qui che l’hybrid work è avanzata come soluzione ideale per Huware. Non tanto “remote-first” o “office-first”, ma human-first.

Seguendo la cultura e filosofia aziendale, è stato annunciato a Giugno 2021 l’acquisto di un Casale nelle campagne marchigiane, per permettere a tutti gli huroes di poter svolgere un’ulteriore modalità agile: non soli nelle proprie case, ma insieme, immersi nel verde e con tutti gli strumenti per lavorare e divertirsi.

A questo proposito abbiamo intervistato Matteo e Andrea, Founder e Partner di Huware, per approfondire cosa li ha mossi verso questa direzione.

Un Casale nelle Marche: uno spazio human-first
Da dove nasce l’idea del Casale?

È un’idea che avevamo dentro da tanto tempo e che è esplosa qualche mese fa, quando ci siamo interrogati del nuovo modo di vivere gli uffici.
Ad inizio 2022 avremo un nuovo ufficio a Milano, ma prima di questo ci mancava un “tassello”: avere uno spazio nel verde, accessibile a tutti dove poter esprimere al massimo il nostro stile imprenditoriale e la filosofia di people management.

Nell’ottica di un piano di sviluppo di Huware coerente e sostenibile, stavamo ragionando su quali investimenti valutare per rafforzare i nostri asset e accelerare la crescita. Abbiamo provato a ragionare in modo innovativo e sincero, e abbiamo capito che probabilmente la strada meno rapida e immediata, ma più forte e coerente, sarebbe stata quella di investire sul nostro patrimonio principale: le persone, la cultura e i valori.

In questo senso, abbiamo deciso di allocare una parte di investimento rilevante non per l’acquisizione di competenze, fatturato, clienti, ma per dare a Huware un possibilità in più e nuova, per lavorare in coerenza con la nostra visione e per poter potenziare il nostro approccio 10X: un casale, nella natura, nel verde, in centro Italia, in zone a noi care.

In questo modo avremo due nuove case: un HQ nel cuore della zona più innovativa di Milano, il quartiere Isola, un ufficio green & tech, dove assorbire energie e contaminazioni; e un Casale in centro Italia, nel verde, dove lasciarci ispirare e poter innovare.

Huware Casale Hybrid Work
Quali sono stati i requisiti che vi siete posti, mentre cercavate il posto perfetto?

Cercavamo una location immersa nel verde, con ampi spazi, in una località del centro Italia per facilitarne la raggiungibilità ai colleghi del nord e del sud.

Abbiamo immaginato un ambiente di ispirazione e di aggregazione che facilitasse l’incontro, la scoperta e la collaborazione.

In questi mesi si è parlato molto di smart working ma spesso lo si confonde con il lavoro da remoto. Noi abbiamo cercato di offrire alla nostra comunità un ambiente che potesse agevolare la qualità del lavoro, creatività, sostenibilità.

Il casale ci dà la possibilità di mettere a terra anche i nostri valori e principi: stiamo già pensando a come essere sostenibili, godere dei frutti della terra, dare una mano anche all’ambiente creando arnie per le api, un nostro orto e tante altre cose che annunceremo successivamente.

Un ultimo aspetto importante è stato il territorio: conosciamo bene quelle zone tra le Marche e l’Umbria, e sappiamo che potremo avere uno scambio di relazioni e valore tra Huroes e territorio.

Questa scelta rientra in una visione più generale legata alla filosofia Huware?

Sì, pensiamo che Huware abbia un ruolo di responsabilità sociale nei confronti in primis dei nostri collaboratori e poi della comunità che ci circonda. 

Ci sentiamo questa responsabilità fin dal primo giorno in cui abbiamo pensato a Huware e nel nostro piccolo cerchiamo di portarla avanti.

La visione è legata inoltre al consolidamento di alcuni nostri fattori differenzianti nel mercato competitivo di oggi. Noi puntiamo e punteremo sempre di più sul trasferire del valore al mercato e ai clienti in ogni situazione, e lo faremo grazie alle nostre persone, al nostro approccio e alla nostra visione. In questo senso il casale sarà uno “strumento” potente di empowerment.

Il contesto in cui operiamo cambia e cambierà sempre più rapidamente, il nostro punto fisso saranno, appunto, persone, approccio e visione.

Hybrid work Huware Casale
Che tipo di ritorno vi aspettate da questo investimento?

Il ritorno più bello sarà vivere insieme al mondo Huware delle bellissime giornate ed esperienze nel Casale. Ci piacerebbe anche dimostrare che questo modello genera più entusiasmo, aggregazione e dunque produttività.

Ci aspettiamo inoltre un ritorno di interazione con il territorio e con l’ecosistema allargato di Huware: clienti, partner, fornitori, amici.

Tutti tornano in ufficio e Huware compra un casale nelle Marche, non vi sembra di andare controcorrente?

In realtà stiamo solo perseguendo la nostra filosofia, che mette al centro le persone. Siamo anche consapevoli che la pandemia è stata un game changer che ha dato consapevolezze diverse per affrontare in modo sempre più innovativo il mondo del lavoro.

Il nostro ruolo inoltre è quello di sperimentare e osare: il lavoro che facciamo e l’approccio che abbiamo scelto ce lo consente.

Non reputiamo il casale un azzardo, siamo certi che avrà un ritorno importante per noi, la nostra azienda e i nostri huroes.