Category: Tecnologia

I trend HR 2023: Employee Engagement e Social Intranet

Nel 2023, la gestione delle risorse umane è diventata sempre più complessa.

Gli HR devono affrontare una vasta gamma di sfide, tra cui l’engagement dei dipendenti, la retention dei talenti, la formazione e lo sviluppo dei dipendenti, la diversità e l’inclusione, la gestione della cultura aziendale e del cambiamento. Tutto nel nuovo panorama di lavoro ibrido.

In questo contesto, la tecnologia HR sta diventando sempre più importante, con soluzioni come la social intranet LumApps che possono aiutare gli HR a superare queste sfide.

Le sfide per gli HR nel 2023

Le sfide per gli HR 2023 aumentano di complessità.

La pandemia ha cambiato il modo in cui lavoriamo, portando alla necessità di adottare nuove modalità di lavoro e di gestione delle risorse umane. 

Tra le principali sfide che gli HR e gli Internal Communications Manager devono affrontare ci sono:

  • Gestione del lavoro da remoto: la pandemia ha portato molte aziende a implementare il lavoro da remoto. Questa modalità di lavoro determina numerosi vantaggi, come la riduzione dei costi e un aumento della produttività. Tuttavia, ha anche causato alcune difficoltà, come la gestione del lavoro in team e la necessità di garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto.
  • Necessità di attrarre e trattenere i talenti: la concorrenza per i talenti è sempre più alta, soprattutto in settori come la tecnologia e l’innovazione. Gli HR devono essere in grado di identificare i talenti, attirarli e trattenere i migliori dipendenti.
  • Engagement dei dipendenti: l’engagement dei dipendenti è essenziale per migliorare la produttività e la qualità del lavoro. Gli HR devono essere in grado di creare un ambiente di lavoro positivo e di favorire la partecipazione e la collaborazione tra i dipendenti.

Le strategie per gli HR nel 2023

Per affrontare queste sfide e trasformarle in opportunità, serve un mindset diverso, accompagnato da un’innovazione tecnologica.

Ecco 3 strategie HR 2023 per una gestione di successo delle risorse umane, sostenibile nel tempo.

1. Sfrutta la tecnologia a tuo vantaggio

La tecnologia può essere un alleato prezioso per gli HR nel 2023.

La rapida accelerazione tecnologica post-pandemia ha cambiato la nostra comprensione di come funzioni il lavoro. Man mano che i servizi software e cloud continuano a crescere, aumenta anche la capacità dei dipendenti di connettersi e lavorare da qualsiasi luogo, in un unico ambiente di lavoro digitale.

Secondo uno studio di Deloitte, le aziende che adottano soluzioni tecnologiche per la gestione delle risorse umane hanno un vantaggio competitivo significativo rispetto a quelle che non lo fanno. Inoltre, la tecnologia può semplificare i processi, migliorare la comunicazione interna e l’engagement dei dipendenti.

Tra le soluzioni tecnologiche più innovative e utili per gli HR c’è LumApps, una social intranet che unisce l’esperienza di un social network all’ambito aziendale e che:

  • Aumenta la Comunicazione Interna: La comunicazione interna non dovrebbe limitarsi al solo l’invio di e-mail di avviso, o all’affissione di annunci sulla bacheca aziendale. Per raggiungere tutti i dipendenti è infatti necessario sviluppare un piano di comunicazione coerente, che fornisca informazioni tempestive e precise. I dipendenti devono sapere dove e quando aspettarsi istruzioni e comunicazioni ufficiali.
  • Realizza un Hub centrale per le informazioni: Utilizza o adatta la tua piattaforma intranet in modo che funga da unico punto di accesso per informazioni, comunicazioni e documenti ufficiali. Crea e archivia notizie e avvisi critici sfruttando le notifiche (e-mail e dispositivi mobili), indirizza i gruppi di utenti e centralizza e ordina le informazioni chiave in macrotemi, come town hall, domande e risposte, community, domande frequenti e informazioni sulle risorse.
  • Permette di creare un ecosistema di Tool Digitali: Per il loro lavoro quotidiano, i dipendenti utilizzano vari strumenti di task management, comunicazione e collaborazione. Un luogo di lavoro digitale (o intranet) è fondamentale per ospitare e identificare chiaramente gli strumenti e i canali adeguati affinché i dipendenti abbiano ciò di cui hanno bisogno, soprattutto se si tratta di Hybrid o Remote Workers.

2. Incentiva la collaborazione

Nel 2023 ci sarà un notevole aumento delle attività digitali.

Le persone avranno bisogno di più riunioni, più email e chat di gruppo. Ma l’overbooking di riunioni o lunghi scambi di e-mail ridurrà notevolmente la produttività dei dipendenti. Qualcosa da evitare, soprattutto quando gran parte o l’intera azienda lavora da casa. Alcune soluzioni potrebbero essere:

  • Incoraggiare la Collaborazione Digitale: Crea communities di team o Business Unit all’interno del tuo ambiente di lavoro digitale, in modo da riunire team funzionali in un unico luogo. La centralizzazione delle conversazioni e la condivisione di file per specifiche unità aziendali migliora la produttività e la collaborazione. I dipendenti che lavorano da casa possono così raggiungere un pubblico più ampio con un’unica pubblicazione, e ottenere rapidamente una risposta dalla giusta persona. Si può collaborare su un singolo documento con più persone, e ottenere feedback immediati sui progetti, senza essere vincolati a un ufficio fisico.
  • Promuovere la condivisione: Non importa se un dipendente lavora completamente da remoto o solo occasionalmente, in entrambi i casi ci sono alcune buone pratiche da adottare. La condivisione di informazioni, studi o esperienze è molto importante. Lavorare da casa riduce le opportunità di lavorare a stretto contatto con i colleghi per scambiare idee. La creazione di contenuti per una community dedicata consente ai dipendenti di stabilire solide connessioni di lavoro e interpersonali. Inoltre, la conoscenza generata in una community è anche un’ottima fonte di informazioni per i futuri dipendenti.
  • Prevenire l’isolamento dei dipendenti: Fornire ai dipendenti la possibilità di conoscersi al di fuori dell’ambiente di lavoro potrebbe essere più impegnativo per i remote workers, ma non impossibile. Ad esempio, puoi impostare gruppi online per hobby o interessi condivisi. In aggiunta, si possono attivare strumenti di messaggistica istantanea e chat per favorire una comunicazione continua. Crea una chat di gruppo per il tuo team in modo che quando qualcuno inizia a sentirsi isolato, possa contattare immediatamente gli altri.
    Includi i dipendenti remoti nelle “pause caffè” virtuali o nelle conversazioni dove si parla “del più e del meno”. La comunicazione informale è estremamente importante per mantenere i dipendenti felici e coinvolti.

3. Supporta i tuoi collaboratori nelle nuove modalità di lavoro

La gestione degli Hybrid Workers richiede un cambiamento sia per la direzione sia per i dipendenti.

In questo, l’adoption e il mindset sono fondamentali: è molto importante adattarsi rapidamente e dimostrare di essere lì per supportare la squadra. Qui di seguito alcune best practice:

  • Impara a gestire i diversi fusi orari: Stabilisci aspettative chiare con i tuoi dipendenti, in modo che non si sentano abbandonati a loro stessi. Comunica a che ora prevedi che siano disponibili per il lavoro, e imposta un intervallo di tempo per le riunioni del team che sia funzionale per tutti i fusi orari. Fornisci loro indicazioni sulla produttività giornaliera prevista, così da avere riunioni più orientate ai risultati. Incoraggia i dipendenti a utilizzare quotidianamente strumenti di gestione delle attività e calendari condivisi, per dare una migliore visibilità a tutto il team ed evitare perdite di tempo o messaggi ridondanti su più canali.
  • Pianifica meetings con uno scopo: Organizza riunioni individuali e di gruppo per favorire il coinvolgimento e fornire opportunità di confronto per riallinearsi ai cambiamenti. Le riunioni video con le telecamere accese sono necessarie per rimanere in contatto con i dipendenti da remoto e per assicurarsi di mantenere un canale di comunicazione continuo, tramite chat, community, ecc. Se vuoi aumentare la produttività delle tue riunioni da remoto, devi definire gli obiettivi principali di ogni riunione. Altrimenti rischierai che le agende dei tuoi dipendenti siano piene di riunioni senza fine, finendo per togliere tempo prezioso per le pause. Quindi assicurati di promuovere buone pratiche di gestione del tempo e di fornire le giuste linee guida. Ad esempio puoi attenerti a questi tre tipi di incontri: Informativi, di Brainstorming e Strategici.
  • Lasciati aiutare dai giusti strumenti per affrontare il cambiamento: In questa fase di cambiamento, è importante riconoscere la necessità dei dipendenti di adattarsi a un nuovo equilibrio tra lavoro e vita privata. Aiuta i dipendenti a gestire il proprio tempo in modo efficace e a stabilire aspettative adeguate. Lavorare da casa crea potenziali distrazioni, quindi è essenziale fornire linee guida per la partecipazione alle riunioni, la pianificazione del tempo per completare le attività rispettando le scadenze. È anche estremamente importante assicurarsi che i dipendenti programmino delle pause nella loro routine quotidiana, poiché spesso queste vengono loro sottratte. Infine, assicurati che i dipendenti abbiano un ambiente di lavoro sano, attrezzature adeguate e le risorse necessarie.

LumApps: Una soluzione innovativa per HR

Tra le soluzioni tecnologiche più innovative e utili per HR 2023 c’è LumApps, una Social Intranet che unisce l’esperienza di un social network all’ambito aziendale.

LumApps offre molte funzionalità utili per gli HR, come la possibilità di creare gruppi di lavoro, gestire i feedback dei dipendenti e fornire supporto tecnico.

Inoltre, LumApps permette anche di migliorare la comunicazione interna, pubblicando annunci e aggiornamenti importanti per tutti i dipendenti. Questo aiuta a migliorare la comunicazione e a ridurre la confusione e gli errori.

Infine, LumApps è una soluzione altamente personalizzabile, che può essere adattata alle esigenze specifiche di ogni azienda. Gli HR possono creare una piattaforma che rispecchia l’immagine e la cultura dell’azienda, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per i dipendenti.

Le 5 Tendenze CRM per Aumentare le Vendite nel 2023

Il mondo delle vendite sta cambiando rapidamente, e diventa sempre più importante stare al passo con le innovazioni in campo tecnologico per gestire vendite e clienti.

In questo articolo, esploreremo le tendenze CRM per aumentare le vendite nel 2023.

Le Tendenze CRM per Aumentare le Vendite nel 2023

Il Customer Relationship Management (CRM) è un insieme di processi, tecnologie e strategie che aiutano le aziende a gestire le interazioni con i clienti e a trasformarle in opportunità di business.

Nel 2023 velocità, informazione e collaborazione saranno sempre più importanti per le aziende che vogliono essere competitive sul mercato.

Ecco 5 trend da implementare nella strategia di vendite 2023:

1. L’importanza dell’intelligenza artificiale

Nel 2023, l’IA entrerà sempre di più nelle attività di business di moltissime aziende, diventando sempre più importante nell’ambito del CRM.

Le tecnologie di intelligenza artificiale come il machine learning e il natural language processing (NLP) stanno aiutando le aziende ad automatizzare molte attività ripetitive, a identificare i clienti più propensi a comprare e a personalizzare le interazioni con i clienti in base alle loro preferenze e comportamenti.

L’utilizzo dell’IA nel CRM consentirà dunque alle aziende di fornire un servizio clienti migliore, di aumentare le vendite e prendere le giuste decisioni in poco tempo.

2. Il Mobile CRM

La funzione mobile del CRM diventerà la naturale evoluzione dell’hybrid work nel 2023.

Con la crescente diffusione dei dispositivi mobili e di modalità di lavoro smart e ibrido, le aziende avranno bisogno di una soluzione CRM che sia accessibile da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Ad esempio, il mobile CRM consente ai rappresentanti delle vendite di accedere a informazioni importanti sul cliente, registrare le note sulla vendita e gestire le attività di follow-up in tempo reale, ovunque si trovino.

Questo aumenta la produttività dei sales e migliora la personalizzazione del rapporto con i clienti.

3. La personalizzazione

La personalizzazione è una delle tendenze più importanti del CRM nel 2023.

I clienti apprezzano -anzi, richiedono- interazioni e comunicazioni personalizzate, e le aziende capaci di adattarsi a questa richiesta di mercato sono più propense a fidelizzare i clienti e aumentare le vendite.

Grazie all’IA e all’analisi dei dati, le aziende possono raccogliere informazioni sui clienti e personalizzare le interazioni in base alle loro preferenze, ai comportamenti e alla storia di acquisto.

Una soluzione che migliora l’esperienza del cliente e aumenta il conversion rate.

4. La collaborazione

Con l’aumento del remote work e team diffusi geograficamente, il CRM è diventato ancora di più un hub centrale per l’informazione e la collaborazione.

Le soluzioni di CRM moderne offrono molteplici funzionalità di collaborazione come la condivisione di informazioni sui clienti, la gestione delle attività di follow-up, la pianificazione delle attività di vendita e la possibilità di commentare e aggiungere note utili al processo di vendita.

Questo migliora l’efficienza tra team, aumenta la produttività dei rappresentanti delle vendite e permette una sinergia tra marketing e sales.

5. L’analisi dei dati

Non solo la capacità di raccolta, ma anche di analisi dei dati farà la differenza per le aziende nel 2023.

Le aziende che utilizzano soluzioni CRM moderne possono raccogliere e analizzare grandi quantità di dati su prospect, lead e clienti, tracciando ogni interazione. Questi dati possono essere utilizzati per identificare opportunità di business, migliorare il rapporto con la clientela, e prevedere le tendenze future.

L’analisi dei dati consente alle aziende di prendere decisioni informate, quindi decisioni migliori.

Come implementare le tendenze CRM per aumentare le vendite nel 2023

Non esiste la regola magica per trasformare le sfide in opportunità.

Ci sono però due step da compiere per abilitare l’innovazione che porterà la tua azienda a essere competitiva, anticipando le richieste di mercato.

Scegli una soluzione CRM adatta alle tue esigenze

La prima cosa da fare per implementare le tendenze CRM in una solida strategia di vendita per il 2023 è scegliere una soluzione CRM che soddisfi le esigenze della tua azienda.

Ci sono molte soluzioni CRM disponibili sul mercato, quindi è importante valutare le tue esigenze e scegliere una soluzione che sia adatti a esse.

Con il suo set di strumenti online personalizzabili e scalabili, Salesforce è il migliore CRM per grandi aziende e PMI.

Dal settore manifatturiero, al retail, ai servizi finanziari e tecnologici, fino all’automotive, Salesforce offre soluzioni personalizzabili per ogni industry con l’obiettivo di:

  • Semplificare i processi interni e offrire un servizio clienti più efficiente;
  • Farti sviluppare report dettagliati e iniziative marketing in sinergia con i sales per massimizzare il ROI;
  • Creare applicazioni per i tuoi clienti e dipendenti con pochi click;
  • Sviluppare un’esperienza continuativa tra store e digitale.

Addestra il tuo team

Dopo aver scelto una soluzione CRM, è importante addestrare il tuo team su come utilizzarla al meglio e integrarla nelle attività quotidiane.

Huware è authorized Cloud Reseller di Salesforce: abbiamo sviluppato expertise nel rendere le aziende più veloci a rispondere alle sfide di mercato odierne grazie al CRM di Salesforce.

In Huware sappiamo bene che, per cambiare le abitudini, la tecnologia deve essere uno strumento abilitante della Business Transformation, e non deve rappresentare un ostacolo o un alibi per gli utenti.

La nostra visione pone al centro del progetto di trasformazione le persone che dovranno adottare la nuova tecnologia, ottenendo dei benefici immediati: lavorare meglio e con più agilità.

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Hybrid Work nel 2023: 3 strategie per il futuro del lavoro

La pandemia ha accelerato il cambiamento sulle modalità e sul luogo di lavoro, cambiando per sempre il panorama di business.

Da allora, moltissime aziende stanno cercando il modo di combinare i vantaggi del lavoro in presenza con quelli del remote work, per aumentare la produttività e la collaborazione.

La soluzione? Un modello di lavoro ibrido.

Hybrid Work: Sfide e Opportunità nel 2023

Secondo l’Accenture Future of Work Study, 2021, l’83% dei lavoratori preferisce un modello di lavoro ibrido.

Le ragioni sono semplici: Work-life balance, comunicazione fluida, nuove opportunità di crescita e di business.

Allo stesso tempo, molte aziende e persone hanno fatto fatica ad adattarsi al nuovo status quo: call infinite, email e messaggi fuori orario lavorativo, isolamento sociale e burnout sono stati chiari sintomi di un esaurimento digitale.

Cosa serve dunque per rendere l’Hybrid Work un modello di successo?

Ecco 3 strategie per abilitare il futuro del lavoro ibrido.

1. Ripensare la Cultura del Lavoro

L’assenza e la limitazione di comunicazioni dal vivo portano con sé il rischio di impattare sulla collaborazione e sulla capacità di innovare grazie alla contaminazione di idee e di opinioni.

Ripensare la cultura del lavoro significa dunque creare un mindset condiviso, capace di gestire la comunicazione online e offline.

Organizzazioni con una forte e sana cultura interna hanno infatti maggiori possibilità di coinvolgere e trattenere i dipendenti, e di creare una forza lavoro più smart, efficiente e meglio connessa.

Inoltre, tra i benefici di un modello di lavoro ibrido, sono stati registrati:

  • Migliore salute mentale
  • Connessioni e legami più forti tra i dipendenti
  • Maggiore coinvolgimento e motivazione

2. Mettere la tecnologia al servizio delle persone

L’Hybrid Work offre alle organizzazioni l’opportunità di modellare la propria operatività interna in modo da adattarsi al mercato di domani.

Coinvolgere i dipendenti in questo processo permette alle aziende di massimizzare l’adoption, responsabilizzare i dipendenti e generare risultati di business concreti.

Un processo ancora più efficace se ci si affida a tecnologie capaci di mettere le persone al centro, personalizzando la comunicazione, semplificando la progettazione e portando la collaborazione al livello successivo.

Come primo step, bisogna identificare quali tool e tecnologie sono davvero utilizzati dai tuoi dipendenti. Disabilitare ciò che non viene usato permette infatti di tagliare i costi e minimizzare la dispersione di tempo ed energie.

Successivamente, quando si sceglie una tecnologia, è essenziale assicurarsi che l’adoption richieda interventi minimi di assistenza change e IT.

Infine, ultimo aspetto da valutare, è la capacità di integrazione dei tool utilizzati. Tool come Monday.com, LumApps e Google Workspace costruiscono un ambiente di lavoro integrato anche digitalmente, poiché sono pensati per:

  • Fornire ai dipendenti tool integrati che li aiutino a fare brainstorming, pianificare, e presentare le proprie idee anche da remoto;
  • Accelerare la collaborazione e l’innovazione, permettendo alle aziende di crescere;
  • Collegare tutti i dipendenti -anche i lavoratori in prima linea- garantendo una maggiore informazione e sicurezza;
  • Proteggere utenti, dati e device dalle minacce, siano esse interne o esterne.

3. Ridisegnare il “luogo” di lavoro

Il lavoro non è più un luogo fisico, e i dipendenti hanno bisogno di essere aiutati a ridefinire i confini e a trovare un nuovo equilibrio.

Il primo passo per creare il giusto ambiente per l’Hybrid Work è quello di condividere policy e linee guida per navigare in un ambiente sempre connesso, online e offline.

News, avvisi, comunicazioni interne devono essere facilmente riconoscibili e reperibili per poter essere visualizzate e condivise. Anche se il lavoro non è più un luogo fisico, è efficace disegnare un digital workplace per connettere e informare i dipendenti, siano essi blue o white collar.

In un mondo in cui la forza lavoro sarà sempre più dislocata e la produttività non si misurerà più in ore passate in ufficio, è importante che i dipendenti abbiano a disposizione un luogo di aggregazione digitale dove interagire, informarsi, connettersi ed esprimersi.

Un esempio? La Social Intranet LumApps, altamente personalizzabile e disponibile su App e da Desktop, è una intranet così sviluppata da essere perfetta come ufficio digitale per gli hybrid workers del futuro.

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Guida alla scelta della intranet: LumApps vs Sharepoint

Scegliere una social intranet aziendale è sicuramente sfidante, e spesso la scelta ricade tra LumApps e SharePoint.

Molte organizzazioni hanno il potenziale per offrire un ottimo ambiente di lavoro, eppure, per la mancanza delle giuste tecnologie digitali, altrettante falliscono nell’offrire un’employee experience di valore.

La soluzione è spesso l’implementazione di un digital workplace per aiutare le persone a collaborare senza barriere, in modo semplice e inclusivo.

Ma qual è la piattaforma più adatta per creare un’esperienza unificante e orientata al dipendente, capace di adattarsi ai cambiamenti?

 

Social Intranet: tutto ciò che c’è da sapere

 

Quando si parla del futuro delle moderne organizzazioni, il discorso include inevitabilmente i digital workplace.

L’evoluzione tra intranet e social intranet o digital workplace dipende dal mindset: mentre la prima era semplicemente un tool, le seconde sono parte essenziale del lavoro di tutti i giorni.

Socialità, interazione, mobilità, informazione e connessione sono elementi cardine delle organizzazioni moderne orientate allo smart e remote work. Serve dunque un ecosistema tecnologico che permetta alle aziende di collaborare e interagire efficacemente, ovunque e in qualsiasi momento.

Ma oltre a essere una conseguenza delle nuove metodologie di lavoro ibrido, le social intranet sono il fattore abilitante per l’accelerazione, l’espansione e la globalizzazione delle operazioni.

Inoltre, i digital workplace moderni sono un prezioso strumento per diffondere la cultura aziendale e rafforzare i legami interni all’organizzazione. In altre parole, essi permettono alle aziende di essere allineate con le diverse esigenze dei millennials e della GenZ, per cui valori, connessioni e tempo ricoprono un ruolo fondamentale.

 

Digital Workplace: quali caratteristiche fanno la differenza?

 

Prima ancora di concentrarsi sulle differenze tra LumApps e SharePoint, quando si vuole implementare o migliorare la propria intranet ci sono determinate caratteristiche in grado di fare la differenza.

Ecco quali:

 

1. Allineamento con la vision

Primo requisito essenziale è quello dell’allineamento con la vision aziendale.

La social intranet deve essere in grado di accompagnare la tua azienda durante ogni cambiamento, adattandosi ad essa. Stai ancora usando lo stesso set di app da quando hai inaugurato la tua social intranet? Allora probabilmente c’è bisogno di rivedere qualcosa.

Ecco perché è importante fare regolari verifiche software e assicurarsi che il tuo digital workplace risponda davvero alle esigenze aziendali.

 

2. Scalabilità

L’obiettivo di ogni business è quello di espandersi, crescere e aumentare il profitto.

Questo significa inserire nuovo personale, più onboarding e formazione, maggiori dati da analizzare e una crescente complessità.

In poche parole, il tuo digital workplace deve poter crescere al tuo fianco, facilitando operazioni complesse, ampliando le funzioni disponibili, integrando nuove app, e fornendo dati e statistiche specifiche.

 

3. Facilità di utilizzo

Tutte le risorse all’interno della tua organizzazione hanno già un lavoro, giusto?

La fruizione di una social intranet dovrebbe facilitare l’operatività e la comunicazione, non essere un ulteriore problema da gestire.

Se la tua social intranet non ha al centro l’employee experience, i tuoi dipendenti si sentiranno demotivati e l’investimento non avrà portato i suoi frutti. Al contrario, la tua social intranet necessiterà di interventi periodici e il personale di traning ad hoc. Attività che possono rubare tempo e risorse preziose.

Parole chiave? Accessibilità e semplicità di utilizzo.

 

4. Utilizzo mobile e da remoto

Non considerare l’aspetto mobile della tua social intranet significa non essere inclusivi.

Sempre più aziende e professionisti si stanno muovendo verso modalità di lavoro ibrido o da remoto, e si stima che questo sarà un trend crescente.

Dare la possibilità al proprio personale di avere accesso a qualsiasi informazione ovunque esso si trovi rappresenta un importante vantaggio competitivo per la tua azienda.

I vantaggi? Aumento della rentention e della produttività, e attrazione di talenti.

 

5. Valorizzazione dei feedback

Una social intranet efficace dovrebbe dare spazio ai suoi user primari, i dipendenti.

La capacità di raccogliere feedback diretti e indiretti in merito all’usabilità e al contenuto di un digital workplace semplifica il flusso di lavoro e riduce i tempi di analisi.

Le app funzionano bene per team sia interni sia esterni all’organizzazione? Ci sono funzioni mancanti o che possono essere migliorate? Quali funzioni stanno performando meglio? Il flusso di lavoro può essere ottimizzato?

Queste sono solo alcune domande che vale la pena rivolgere per sviluppare una sana cultura dei feedback.

 

6. Sistema di apprendimento adattivo

Man mano che si apportano i dovuti miglioramenti, le capacità di utilizzo dei tuoi team devono stare al passo.

Se all’inizio è normale prevedere un training più intensivo, per le modifiche in corso d’opera bisogna lasciare ai dipendenti il giusto tempo per apprendere e fare loro il cambiamento.

Come? Fornendo loro video, checklist e guide che li mettano al comando del loro apprendimento.

In quest’ottica, una social intranet con un sistema di apprendimento adattivo velocizza e omogeneizza il processo.

 

Il Report Forrester Wave: chi ha i punteggi più alti tra LumApps e SharePoint?

 

Un altro modo per considerare pro e contro di ciascuna intranet e i relativi punti di forza è quello di affidarsi all’analisi elaborata nel report Forrester Wave.

Dei 12 vendor valutati nel Q1 del 2022, LumApps è una delle tre piattaforme nominate Leader di mercato per offerta e strategia. A Microsoft viene invece assegnato il titolo di Strong Performer, un gradino più in basso nella valutazione.

I paramenti valutati sono attuale offerta, strategia e presenza sul mercato, e per ognuna delle 12 social intranet analizzate è stato stilato un profilo. Nello specifico:

LumApps has a strong vision for employee experiences driven by journeys and insights. Current product strengths include its content templating capabilities, flexibility ofuser interfaces, and overall repository services.

 

Spiccando per la capacità di connettere essential e frontline workers, e di integrare lingue e tipologie di contenuti differenti con estrema facilità e personalizzazione, LumApps è dunque la soluzione ideale per tutte quelle aziende che hanno flessibilità, mobilità e semplicità di utilizzo come main focus, indipendentemente dall’appartenenza a ecosistemi Microsoft o Google.

Dal profilo Microsoft invece, sebbene esso abbia una forte visione orientata all’EX, si evince come ci siano ancora alcuni gap da colmare, come la necessità di utilizzare tool di terze parti per offrire una comunicazione personalizzata (soprattutto per i frontline workers), di impiegare risorse IT per assistere alla comunicazione interna, e di predisporre figure EX per la parte di content e comunicazione. Senza dimenticare il fatto che un impegno a lungo termine con M365 è imprescindibile in questo caso.

LumApps vs SharePoint: competitive battlecard

Una volta analizzati i business need specifici ed aver consultato report autorevoli di settore, è il momento di venire al confronto diretto.

Ogni intranet, infatti, ha caratteristiche specifiche e punti di forza. Ma un’analisi complessiva può aiutare a determinare qual è l’intranet ideale per la tua organizzazione:

SharePoint
LumApps
Il modello SaaS è basato sul feedback dei clienti
L’intranet è il core business aziendale
Design altamente personalizzabile
Prodotto Cloud-native: upgrade continui senza interruzioni
Prodotto Cloud-native: upgrade continui senza interruzioni
Lancio di progetto veloce, in meno di 6 mesi
Lancio di progetto veloce, in meno di 6 mesi
Facilità di utilizzo e apprendimento senza supporto IT
Configurazione semplice, intuitiva ed efficace

Parola di cliente: le Success Stories di Huware e LumApps

 

Dopo aver visto le caratteristiche da ricercare in una social intranet e la differenza tra LumApps e Microsoft secondo il report Forrester Wave, ultimo parametro da considerare per la scelta del proprio digital workplace sono le le esperienze di altre aziende.

Ogni percorso di innovazione digitale può sembrare lungo e tortuoso all’inizio, ma c’è sempre qualcuno che ha già superato i tuoi stessi ostacoli ed è riuscito a ottenere i risultati sperati.

Numerose aziende come Atlantic Technologies, La Marzocco, Oberalp e Telepass hanno già inaugurato il proprio ufficio digitale, aumentando l’employee engagement e migliorando la comunicazione interna.

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La digitalizzazione delle PMI in Italia: un’accelerazione verso il futuro

La pandemia è stato un turning point per la digitalizzazione delle piccole e medie imprese, che hanno mostrato un’elevata propensione al cambiamento tradotta in investimenti in innovazione.

Nello specifico, la spesa per la digitalizzazione delle imprese a livello globale aumenterà del 19% annuo da qui al 2026. E, ovviamente, le PMI italiane -seppur con qualche frizione- seguono questo trend.

 

Cosa si intende per digitalizzazione?

 

La digitalizzazione delle PMI viene spesso vista come la panacea di tutti i mali.

Sebbene l’entusiasmo con cui viene accolta sia assolutamente positivo, è bene avere in mente cosa si intende davvero per digitalizzazione.

Come?

Partendo dal definire cosa non sia.

 

Cosa non è la digitalizzazione

 

La digitalizzazione non si può riassumere con il passaggio dal cartaceo al digitale, ma nemmeno con la semplice adozione di tecnologie all’avanguardia.

Il processo di digitalizzazione o trasformazione digitale non è poi così recente: la nascita dell’Era Digitale è infatti datata al 2002, anno in cui fu possibile immagazzinare una maggiore quantità di informazioni in forma digitale piuttosto che analogica.

Da allora le imprese di tutto il mondo hanno partecipato a una vera e propria rivoluzione digitale, rimodellando il proprio modo di fare business.

 

Definizione di digitalizzazione

 

Ma quindi cosa si intende per digitalizzazione?

Come anticipato, la digitalizzazione è un processo di trasformazione a 360 gradi che coinvolge non solo l’asset operativo ma anche quello organizzativo, grazie a tecnologie e competenze specifiche.

Ecco perché sia il top management sia il personale hanno uguale rilievo nel processo di trasformazione digitale: l’input deve partire dai vertici aziendali, ma le risorse interne sono cruciali nell’integrazione delle tecnologie e nello sviluppo di know-how.

Quando si parla di trasformazione digitale dunque, si fa riferimento a un vero e proprio approccio di business che coinvolge l’intera cultura aziendale.

 

Quali sono le sfide e le opportunità in Italia?

 

Nonostante la recente spinta verso la digitalizzazione, le PMI italiane arrancano rispetto agli altri Paesi europei.

In un contesto in cui sfide e opportunità sono indissolubilmente collegate, il DESI (Digital Economy and Society Index) mostra come la digitalizzazione delle PMI in Italia è a livelli inferiori alla media europea.

Tra i dati rilevanti, emerge come solo una PMI su 10 abbia un e-commerce e come solo il 22% sia attivo sui social.

 

Le sfide

 

Le PMI in Italia sono oltre 700.000, e per il 63% di esse l’infrastruttura resta un ostacolo alla digitalizzazione.

Questa “resistenza al cambiamento” ha radici nelle dimensioni ridotte di molte imprese, nell’assenza di economie di scala, nella mancanza di fondi da investire in tecnologie e formazione, nella struttura e nell’apertura aziendale.

Uno dei fattori più rilevanti in termini di ostacolo alla digitalizzazione sono le competenze.

Tra i settori meno digitalizzati in Italia troviamo invece quello amministrativo e produttivo, anche se la digitalizzazione resta nel complesso un processo molto lento per tutte le PMI italiane.

 

Le opportunità

 

Nonostante le difficoltà elencate, la digitalizzazione resta un elemento imprescindibile per le PMI italiane.

Lo conferma il fatto che diverse sono le agevolazioni, i fondi e i voucher previsti dal Governo negli ultimi mesi.

Ma perché è così importante investire in innovazione digitale?

La transizione digitale apporta numerosi vantaggi per le PMI, tra cui:

  • Miglioramento delle performance: una media del +28% di utile netto, +18% di profitti, +11% di EBITDA secondo i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI.
  • Sviluppo di un modello agile: le tecnologie e le competenze digitali permettono di adattarsi meglio e più velocemente ai cambiamenti di mercato.
  • Incremento della collaborazione: chiunque può lavorare ovunque e in qualsiasi momento, facilitando lo scambio di informazioni e il reperimento di competenze specifiche.
  • Maggiore competitività: apertura ai mercati internazionali e accelerazione dell’espansione sul mercato.
  • Adozione di una supply chain 4.0: processi di filiera più trasparenti e snelli.
  • Resilienza e continuità operativa: la digitalizzazione permette di sviluppare processi e competenze atti a fronteggiare eventi avversi come il Covid19.

Ma i vantaggi dipendono molto anche dalla singola azienda, infatti la digitalizzazione va calata nel singolo contesto operativo.

 

Come è possibile digitalizzare le PMI?

 

In Huware crediamo fortemente nel connubio di persone e tecnologia come chiave per la trasformazione digitale.

Una formula vincente anche per PMI come Mansutti Spa, Pac Logistics, BaseBlu, Tiesse Spa, Spiagge.it, Termo Spa, e tante altre realtà che abbiamo affiancato nel loro percorso di innovazione e change management.

La digitalizzazione, come abbiamo visto, non è un processo trasversale e per tutti univoco. Le persone, le specificità di business e gli obiettivi delle singole PMI devono essere la base di partenza per comprendere quale sia la giusta strada da percorrere per la propria digitalizzazione.

Il primo passo è dunque quello di pianificare la propria strategia di digitalizzazione partendo da degli obiettivi operativi e di business specifici.

La vera chiave è partire dalla revisione dei processi adottando la digitalizzazione come mindset. Solo in questo modo le tecnologie e le competenze digitali potranno davvero fare la differenza.

Come tradurre queste opportunità in realtà concrete?

L’errore più comune è quello di non adottare scelte consapevoli e condivise.

Ma dall’esperienza si trae insegnamento, ecco perché Huware ha organizzato un vero e proprio Innovation Roadshow negli uffici Google Italia. Tre appuntamenti per ascoltare le testimonianze di altre PMI che, grazie alla tecnologia a colori Google e all’expertise Huware, sono riuscite ad accelerare la propria transizione digitale.

A coffee with Huware & Google Cloud
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CRM: Informazione e Comunicazione tra Digital e Human

CRM: Informazione e Comunicazione tra Digital e Human

 

CRM è l’acronimo di Customer Relationship Management ed è un sistema agile e intelligente per la gestione delle relazioni con i clienti. 

 

Tuttavia, una soluzione CRM è molto più di un elenco di contatti. Esso è il modo in cui un’azienda usa la propria tecnologia per connettersi con stakeholders esterni e democratizzare la comunicazione interna

 

Ma in che modo le aziende possono trarre beneficio dalle tecnologie CRM? Come può il CRM aiutare a costruire e mantenere relazioni con i clienti? E come può un CRM rendere le aziende più competitive e i settori più innovativi?

Partecipa al nostro evento dedicato al CRM nel Manufacturing, in Franciacorta. Clicca qui

Pesce veloce is the new pesce grande

 

Avrai sicuramente sentito il detto “Pesce grande mangia pesce piccolo”, vero?

Come fa notare Klaus Schwab, fondatore del World Economic Forum, il mondo oggi è cambiato:

 

Non è il pesce più grande che mangia il pesce più piccolo, ma il pesce più veloce che mangia il pesce più lento”.

 

I moderni team di vendita infatti non siedono più alle loro scrivanie otto ore al giorno. Sono  incredibilmente mobili, ma sempre online e connessi. Il tempo è proverbialmente denaro, e in un mercato in continuo movimento ed evoluzione, i sales devono impiegare il loro tempo in modo efficace per portare risultati effettivi. 

 

Allo stesso tempo è necessario che il personale di vendita e gli altri dipartimenti aziendali abbiano sempre accesso a tutte le informazioni rilevanti di cui hanno bisogno, senza preoccuparsi di recuperare informazioni manualmente.

 

Ed è proprio la capacità di comunicare e reperire informazioni rilevanti in un contesto mobile e dinamico a garantire competitività e innovazione, anche in settori storicamente poco innovativi.

 

Le basi di un’innovazione e un successo continui

 

Quando si sfrutta appieno il potenziale del CRM, si può aumentare in modo determinante l’efficienza e la produttività aziendali, e accelerare la crescita in modo esponenziale

 

Ecco alcuni step per gettare le basi di un’innovazione e un successo continui:

 

  1. Flessibilità: Integrare il proprio CRM con i servizi cloud e App, l’email e con Google Cloud garantisce flessibilità di utilizzo ed elevate performance.
  2. Mobilità: un CRM accessibile anche da mobile permette di accedere ovunque e in qualsiasi momento a informazioni e dati cruciali.
  3. Scalabilità: se la crescita è un obiettivo primario, una soluzione CRM che può essere scalata in base alle diverse esigenze aziendali è l’ideale.
  4. Personalizzazione: una piattaforma CRM personalizzabile è adattabile ai requisiti specifici di ogni azienda, in ogni momento.
  5. Informazione a 360°: includendo soluzioni scalabili per le vendite, il servizio clienti, il marketing, e per l’analisi e lo sviluppo di applicazioni, i CRM garantiscono un aggiornamento continuo, anche cross-team.

 

Huware + Salesforce = Change Management e Tecnologia

 

In un mercato sempre più competitivo, demanding e sofisticato, Huware ha scelto di combinare la propria conoscenza in ambito di Change Management con la tecnologia del CRM di Salesforce.

 

Salesforce con la sua tecnologia leader di mercato, cloud native, e attenta alla User Experience a all’Adoption, condivide con Huware l’obiettivo di aiutare aziende e persone a lavorare meglio, essere più competitive, e a innovarsi e innovare con agilità.

 

Per farlo, Huware adotta un approccio agile, di co-design con il cliente, frutto di riunioni veloci  e sprint continui che portano a toccare con mano i famosi “quick-win”, come quello riportato da Stefano Tramonti, General Manager di La Leonessa Group:

 

Soprattutto sul tema delle vendite spesso ci si accorge che quando un venditore se ne va, va via con lui anche tutta la conoscenza sul portafoglio clienti. Al giorno d’oggi è assurdo correre il rischio di perdere una conoscenza frutto di investimenti e tempo. Non mettere in sicurezza la conoscenza è un errore gravissimo”.

 

Tuttavia, il frutto della sinergia tra  tecnologia e Change Management non è riscontrabile solo nel breve periodo, ma soprattutto in una trasformazione sostenibile capace di innovare i processi anche in industry come quella manifatturiera.

 

Nell’ottica di abilitare l’innovazione per tutti e di facilitare l’adoption per aumentare la competitività e l’informazione interna, Huware inaugura la tavola rotonda “Smart Interview: competitività e innovazione nel manufacturing italiano-La trasformazione sostenibile dell’Industry”.

 

A parlare di come innovare i processi nel mercato manifatturiero non sia affatto scontato, ma al contempo fondamentale, ci saranno Salesforce, Calvi Holding Spa e La Leonessa Group.

 

Se anche tu vuoi partecipare alla tavola rotonda, vivere un’esperienza in Franciacorta, e scoprire il perché del detto “Se non è nel CRM, non esiste”, puoi scoprire di più e iscriverti al seguente link.

Partecipa al nostro evento il 23 giugno. Clicca qui

Huware diventa Società Benefit

Huware diventa Società Benefit 

 

Innovazione e persone sono i pilastri di Huware, da sempre. Come azienda, ma anche come individui, ci interroghiamo spesso sull’impatto che abbiamo e su quello che possiamo fare per migliorarci.

Abbiamo trovato una risposta, un’evoluzione naturale che ci avvicina ancora di più al nostro obiettivo di responsabilità sociale e ambientale. Ebbene sì, siamo orgogliosi di informarvi che da maggio 2022 Huware è diventata ufficialmente Società Benefit.

 

Società Benefit: cosa significa sulla carta?

 

Questo è un passo formale molto importante per chi come noi crede in una visione imprenditoriale che va oltre al mero “business”, e che abbraccia un senso di responsabilità sociale più ampio.

 

Il valore del give back è alla base del modello Huware, ed è all’origine dell’idea imprenditoriale dei fondatori. Abbiamo voluto inserire questo obiettivo all’interno dell’oggetto sociale di Huware proprio per evidenziare come sia un’attività core per l’azienda. A livello sostanziale cambierà poco,  Huware s.r.l. Società Benefit continuerà ad investire tempo e risorse per “ridare” al territorio e alla società in cui operiamo parte del valore che generiamo, per lasciare un ambiente più sostenibile e per favorire categorie meno fortunate in cerca di competenze e professionalità.

 

La società persegue dunque le seguenti finalità di beneficio comune:

  • L’impiego di nuove tecnologie per la promozione della salute e del benessere delle persone
  • L’introduzione di pratiche e modelli di innovazione sostenibile per accelerare una trasformazione economica, produttiva e culturale positiva
  • La collaborazione con organizzazioni non-profit per contribuire al loro sviluppo
  • L’integrazione nel processo produttivo di buone pratiche che rispettino i principi di risparmio ed efficienza energetica, economia circolare e utilizzo di fonti rinnovabili
  • L’orientamento concreto allo sviluppo culturale, sociale ed economico delle comunità nelle quali opera 
  • Il clima di lavoro positivo ed inclusivo tra i collaboratori tutelandone i diritti e i doveri, la sicurezza, la formazione, e la valorizzazione

Cosa significa per noi?

 

Partner Huware

Le Società Benefit, dunque, perseguono obiettivi di beneficio comune in modo responsabile, sostenibile e trasparente, e la loro gestione richiede ai manager il bilanciamento tra l’interesse dei soci e l’interesse della collettività.

 

Questo “modello di business” nasce dunque da un sentimento già condiviso all’interno di Huware, e fortemente promosso dai vertici aziendali.

Matteo Fenaroli, Partner e Founder di Huware, condivide le sue riflessioni:

 

La visione imprenditoriale di Huware comprende i valori della solidarietà, sostenibilità e inclusione; ognuno di noi ha una grossa responsabilità sociale, c’è tantissimo da fare. Nel nostro piccolo vogliamo dare il nostro contributo per migliorare questo mondo. Ognuno di noi può essere motore del cambiamento, e sono orgoglioso che Huware ospiti ragazzi fantastici uniti spontaneamente da questi valori”.

 

Ma, come spiega Andrea Servili, Partner e Founder di Huware, la visione human-centered di Huware è un valore da condividere non solo internamente, ma anche con clienti e partner:

 

Tornare alla comunità parte del valore che generiamo è nostra responsabilità come azienda, come imprenditori e come cittadini. La mission di una Società Benefit sintetizza perfettamente lo spirito con il quale Huware è nata è sta crescendo: bilanciare il profitto, la crescita e il benessere di Huware in quanto azienda con quello che riusciamo a tornare al territorio e alla comunità. Siamo entusiasti e orgogliosi di condividere questa visione sia con gli Huroes che insieme a noi quotidianamente costruiscono questo percorso sia con i nostri partner e clienti che sposano come noi questo approccio!

 

Sebbene nasca dai vertici aziendali, la necessità di chiamarsi Società Benefit è un sentimento diffuso anche tra gli Huroes, portavoce dei valori e delle best practice di Huware.

Google Recommendations AI: il sistema di suggerimenti per gli eCommerce

Vuoi migliorare il cross-selling nel tuo e-commerce? Trovare la formula perfetta per migliorare la shopping experience del tuo e-commerce è adesso più semplice con Recommendations AI, lo strumento di Google per offrire ai tuoi utenti i migliori prodotti relazionati ai loro acquisti.

Da anni, Google offre contenuti consigliati su proprietà di punta come Google Ads, Ricerca Google e YouTube. Non ci è voluto molto perché Google rendesse la propria architettura di machine learning, come parte delle soluzioni di intelligenza artificiale di Google.

Una delle soluzioni a pacchetto disponibili è Recommendations AI.

Cos’è esattamente Recommendations AI?

Il suggerimento d’acquisto, contrariamente a come si faceva in passato, non viene più fatto basandosi solamente sulle buyer personas o sulla classificazione RFM (Recency, Frequency, Monetary), ma anche e soprattutto sulla base della customer journey e del comportamento in tempo reale dell’utente, sulle disponibilità in magazzino, etc.

Recommendations AI è uno strumento creato da Google che ha come obiettivo quello di trovare i migliori prodotti del tuo e-commerce per fare il cross selling in ciascuna scheda di prodotto. Per riuscirci, utilizza un algoritmo basato sul machine learning capace di determinare quali sono questi prodotti basandosi sullo storico degli acquisti dell’utente, sui suoi gusti e su utenti simili.

Gli obiettivi sono molteplici: migliorare il tasso di conversione e il CTR, aumentare il valore medio del carrello e fornire agli utenti una migliore esperienza proponendogli più rapidamente ciò che stanno cercando.

Scopri come portare la tua azienda Retail verso un approccio Data-Driven, scarica il whitepaper

Perché Recommendations AI di Google potrebbe battere il tuo modello attuale?

Recommendations AI:

  • Fornisce consigli altamente personalizzati su larga scala
  • Le segnalazioni possono essere attivate su canali come sito web, app, CRM, Ads
  • Si adatta in tempo reale al comportamento dell’utente
  • Si adatta in tempo reale ai cambiamenti di variabili come assortimento, prezzi e offerte speciali
  • Dà ottimi risultati!

Inoltre, non è necessario essere sulla Google Cloud Platform per iniziare a utilizzare la Recommendations AI.

Vuoi trasformare il tuo eCommerce in un’ottica Data-Driven? Partecipa al nostro prossimo evento, l’11 maggio.

Kit degli esploratori digitali: tecnologie e strumenti per lavorare ovunque

Hybrid work, sempre più smart

Se essere in un posto sperduto, tra le colline del centro Italia, potrebbe sembrare un incubo per molti imprenditori, preoccupati delle performance sul proprio lavoro, non lo è per Huware.

In questo articolo ti spiegheremo come l’uso della tecnologia Google Cloud e i sistemi di una realtà locale come Fìdoka, ci aiutano a lavorare in piena tranquillità e sicurezza, con le perfomance di un ufficio in centro città.

Il lavoro in condivisione

L’acquisto del Casale è stata da una parte una scelta che ricalca la cultura e la filosofia aziendale, mentre dall’altra un modo per permettere a tutti i dipendenti, fornitori e clienti di poter svolgere un’ulteriore modalità agile: non soli nelle proprie case, ma insieme, immersi nel verde e con tutti gli strumenti per lavorare e divertirsi.

“Abbiamo immaginato un ambiente di ispirazione e di aggregazione che facilitasse l’incontro, la scoperta e la collaborazione.

In questi mesi si è parlato molto di smart working ma spesso lo si confonde con il lavoro da remoto. Noi abbiamo cercato di offrire alla nostra comunità un ambiente che potesse agevolare la qualità del lavoro, creatività, sostenibilità.” (Matteo Fenaroli, Founder & Partner Huware)

Il Casale non è stato concepito solo una condivisione di spazi, come succede in ufficio, ma uno scambio di esperienze, attività e scoperte. Una possibilità di unire dipendenti e clienti, in uno spazio meno formale e più rilassante del capoluogo milanese. Inoltre sarà un punto di partenza per esplorare anche il territorio marchigiano.

“Conosciamo bene quelle zone tra le Marche e l’Umbria, e sappiamo che potremo avere uno scambio di relazioni e valore tra Huroes e territorio.” 

Connessione tra realtà imprenditoriali del nord e del centro

All’arrivo al Casale, la storia di una realtà imprenditoriale come Huware, si è legata a quella di un’altra realtà imprenditoriale del centro Italia, Fìdoka.

Nata nel 2000 come negozio di informatica, ad oggi la società persegue l’obiettivo di colmare il gap nelle interconnessioni a banda larga nelle Regioni dell’Italia centrale. Attualmente Fìdoka copre il territorio della regione Marche con oltre 350 stazioni base, con focus nelle le zone più remote e meno servite dalla banda larga per una copertura del 96% del territorio marchigiano in digital divide. 

Le tecnologie e i servizi di Fìdoka sono studiate nel dettaglio per essere coerenti con la nostra mission aziendale: smantellare il digital divide. Un percorso mosso da azioni che hanno per fine ultimo quello di connettere i territori e avvicinare le persone. Insomma, il nostro focus è sulle nostre meravigliose terre e sul suo capitale umano. Il nostro è un impegno territoriale, quello di riuscire a portare la connettività di ultima generazione anche dove i mega brand non arrivano. E di farlo in totale trasparenza.” (Sara Servili, CEO di Fìdoka)

Kit degli esploratori digitali
Fìdoka

La scelta di ricorrere una società del territorio non è stata casuale. La necessità di ogni ospite del Casale, per riuscire a lavorare in questo contesto, è quella di avere una buona connessione internet e dei dispositivi come pc e smartphone. Se quest’ultimi erano stati già forniti da Huware ai propri dipendenti, per la connessione internet serviva un nuovo impianto che potesse raggiungere ogni parte del Casale.

“Abbiamo investito in tutte le tecnologie potenti e innovative che riescono a garantire connessioni veloci ed efficienti in città, come nei borghi più remoti e nelle aree bianche. Le nostre antenne di ultima generazione ed il percorso innovativo verso lo IOT ci consentono di essere competitivi, anche, se non soprattutto, grazie all’ausilio delle risorse umane che lavorano con noi e per noi. 

I professionisti che saranno al Casale lavoreranno con le stesse prestazioni di cui godrebbero nel loro ufficio nel centro di Milano: velocità sia in download che in upload, potranno fare videocall, inviare file di grandi dimensioni, e lavorare con performance eccellenti. E potranno farlo contemporaneamente da tutti gli spazi del Casale: dalla piscina, dall’uliveto o da ovunque loro desiderino godendo della bellezza e del comfort grazie ad una copertura wifi di ultima generazione. 

Le telecomunicazioni hanno bisogno di connessioni e le connessioni hanno bisogno di tecnologie innovative e performanti. Per questo, ci sentiamo in dovere di rispondere a questi bisogni con soluzioni, tecnologie e know how tali da vincere questa sfida contro il digital divide.” (Sara Servili, CEO Fìdoka)

Google Cloud

Grazie al nostro Partner, Google Cloud, come Huware non ci siamo posti il problema di essere in un luogo sperduto tra le campagne marchigiane.

La nostra azienda è tutta cloud-based: possiamo accedere agli applicativi aziendali da qualsiasi dispositivo. In particolare, la suite di collaborazione Google Workspace, ci permette di compiere poche azioni, per rispondere ai clienti, condividere documenti o modificare presentazioni. Su desktop basta aprire il broswer e su mobile serve solo fare il download di due app.

Grazie alla tecnologia Google il nostro lavoro diventa sempre più smart, permettendoci di lavorare da qualsiasi luogo d’Italia e del Casale, in tutta sicurezza.

LumApps

Con i nostri huroes in giro per l’Italia e coloro che si divideranno tra Milano e il Casale, il nostro ufficio digitale rimane l’intranet aziendale, Hu-Space, basata su piattaforma LumApps.

Questa, touchpoint fondamentale da inizio 2020, continuerà ad essere il punto di riferimento per le comunicazioni aziendali e il luogo dove festeggiare virtualmente i progressi di ogni huro.

Guida per una migrazione al cloud efficace e a basso costo

Il tuo percorso verso il cloud: Guida per una migrazione al cloud efficace e a basso costo.

“Quando i progetti cloud falliscono, il problema non è tanto nella scelta del cloud, quanto nella scelta di carichi di lavoro inadatti alla migrazione e nella mancanza di attenzione a sicurezza, governance e altri servizi principali.”

David Linthicum, InfoWorld, febbraio 2018

Le sfide del passaggio al cloud…non sono dovute al cloud.

Migrazione

Si rileva un’impennata nella migrazione al cloud pari al 96%, ma solo il 4% delle iniziative giunge a completamento

Superamento del budget

Più della metà delle migrazioni è in ritardo e sfora il budget concordato

Difficoltà/fallimento

Quasi 2/3 dei progetti vengono considerati troppo difficili o fallimentari

Considerazioni critiche per il successo della migrazione al cloud

Per i clienti, la trasformazione digitale deve riuscire a trovare un equilibrio tra flessibilità, sicurezza, costi e velocità. Il cloud pubblico si sta rivelando sempre più essenziale per questo imperativo di business, con opzioni che variano dal cloud ibrido alle ottimizzazioni single-cloud “tutto incluso” o multi-cloud. IDC prevede che la spesa per i servizi di cloud pubblico arriveranno a un totale di 277 miliardi di dollari nel 2021, ma nonostante questo aumento le aziende faticano ancora a risolvere i problemi di base connessi alla migrazione al cloud.

Analisi del percorso verso il cloud
Passaggi logici
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