L’employee engagement favorisce la crescita e l’innovazione in azienda

Perché ultimamente si sente sempre parlare di employee engagement? Ma, soprattutto, in cosa consiste l’employee engagement?

Parliamo di employee engagement quando i dipendenti sono motivati, propensi, positivi nel contribuire al successo generale dell’azienda facendo del loro meglio sul lavoro e svolgendo con determinazione attività che portano beneficio a tutta l’organizzazione.

A seconda di questa definizione, le aziende classificano gli utenti in tre tipologie differenti a seconda del livello di engagement:

1. Engaged collaborators: sono molto entusiasti del loro lavoro e del loro capo, danno costantemente il loro contributo e garantiscono un effort superiore alla media.

2. Non-engaged collaborators: sono poco coinvolti sentimentalmente, contribuiscono a favore degli obiettivi dell’azienda ma con il minimo sforzo.

3. Disengaged collaborators: non credono e non investono per nulla nel proprio lavoro, spesso “remano contro” l’azienda dimostrando assenteismo e malessere.

Un paio d’anni fa, Gallup ha riportato in una sua ricerca che il 51% dei lavoratori americani appartengono alla categoria non-engaged contro un 33% di engaged. Questo significa che 1 lavoratore su 2 non investe nel successo dell’azienda per cui lavora! Un dato americano, che però fa riflettere.

“Non sono i clienti a venire prima di qualsiasi altra cosa, sono i dipendenti. Se ti prendi cura dei tuoi dipendenti, saranno loro a prendersi cura dei clienti”.

Ha affermato Richard Branson, fondatore del gruppo Virgin.

Niente di più vero.
Molte aziende da tempo hanno iniziato ad investire in attività di employee engagement e hanno spostato il focus dapprima all’interno dell’organizzazione curando la brand identity, stimolando la comunicazione interna tra le persone, adottando strategie human-centric e trasferendo un senso di appartenenza e responsabilità in tutti i team di lavoro.

Se i dipendenti stanno bene, sono motivati e ingaggiati allora trasferiranno più valore sia al cliente che all’azienda stessa: diventano promotori dell’innovazione, della cultura e dello spirito aziendale.

Ma come fanno le aziende ad approcciare un’attività di employee engagement?

In molti casi, un progetto di employee engagement è facilitato dall’introduzione di tecnologie semplici ma efficaci in grado di supportare piani di comunicazione interna: parliamo di strumenti che abilitano un nuovo modo di collaborare e condividere le informazioni in tutta l’azienda, nella maggior parte dei casi abbattendo le barriere che normalmente lo impediscono.

Ad esempio, sempre più organizzazioni stanno scegliendo di investire nella G Suite, la piattaforma di collaborazione in cloud di Google in grado introdurre nuove logiche di lavoro e che, gradualmente, porta avanti una trasformazione non solo tecnologica ma anche culturale mettendo le persone al centro.

Uno strumento molto vicino all’utente come afferma uno dei nostri principali clienti.

I nostri dipendenti hanno iniziato ad apprezzare G Suite molto rapidamente. In pochi mesi, la stragrande maggioranza interagiva attraverso le applicazioni della suite.

Un’altra attività su cui si investe molto, a proposito di comunicazione interna, è la costruzione di uno spazio di condivisione, una intranet o un portale che sia in grado di portare contenuti, notizie, funzioni utili ad ogni singola persona dell’azienda mantenendo il controllo a livello centrale. LumApps, ad esempio, è la social intranet che si integra perfettamente con gli strumenti di lavoro offrendo un vero e proprio punto di riferimento e curando molto l’aspetto di user experience, community e policy.

Mantenere elevato il livello di employee engagement è interesse sia di piccole che di grandi aziende. Per questa ragione, strumenti di lavoro efficaci e uno spazio pensato e costruito sulle reali esigenze dei propri utenti, oggi sono la chiave!

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